«Questa dell’energia elettrica è un fallimento totale» così Erasmus Wilson, Presidente dello Stevens Institute of Technology, profetizzava nel 1879 dal New Jersey. E come tante volte accade, da intuizioni che sembrano destinate a rimanere semplici sperimentazioni per menti illuminate, derivano i cambiamenti più grandi che hanno segnato il progresso e l’evoluzione della nostra civiltà. Wilson è stato ben presto smentito e l’energia elettrica non è stata un’utopia, ma da subito si è rivelata motore di sviluppo per la nostra economia e facilitatore della nostra quotidianità, generando un bisogno universale e tanti modi attraverso cui soddisfarlo. Proprio in questa direzione Coelmo, impresa geneticamente globale, opera da più di cento anni proprio nel settore energetico, testimoniando l’eccellenza del Made in Italy nel mondo.
È del 1946, nell’immediato dopoguerra, la costituzione formale della Mario Monsurrò spa, anche se le origini dell’attività risalgono agli inizi del 1900, quando al fondatore, Mario Monsurrò, ultimo di 16 figli di una famiglia di affermati pastai, viene affidata la manutenzione delle attrezzature per la produzione della pasta. L’innovazione che segna la svolta familiare è una macchina per l’asciugatura che utilizza energia elettrica. È la rivoluzione nel modo di asciugare la pasta, non più al sole e al vento, che sprona Mario a staccarsi dalla famiglia per interpretare il progresso seguendo le sue intuizioni imprenditoriali.
Da subito Mario si impegna nell’obiettivo di far crescere l’azienda e già nel 1948 diventa in Italia il primo produttore “indipendente” di gruppi elettrogeni, per poi introdurre sul mercato uno dei primi gruppi portatili. Inizia così ad espandere la sua attività anche in altri paesi come il Nord Africa ed il Medio Oriente. Da allora il percorso è inarrestabile. Alla fine degli anni sessanta, a Mario si affiancano i figli Domenico e Franco sviluppando ed incrementando le attività. Nel 1973 l’azienda cambia il nome in Coelmo, acronimo di Costruzioni Elettromeccaniche Monsurrò.
Il continuo impegno della famiglia Monsurrò nel soddisfare prontamente i fabbisogni energetici di qualsiasi natura, è riconosciuto da molti clienti prestigiosi, quali l’Esercito Italiano e le Nazioni Unite, che scelgono Coelmo come fornitore ufficiale per i sistemi energetici e, non ultimo, trova conferma nelle attestazioni di stima del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per l’inaugurazione del terzo stabilimento in Campania e la nomina a Cavaliere del Lavoro di Stefania Brancaccio, moglie di Domenico e oggi vice Presidente dell’azienda, per i prodotti innovativi e per il coraggio di fare impresa nel Sud.
Sostenitrice della responsabilità sociale dell’azienda, quando parla di cultura imprenditoriale Stefania pone in primo piano il comportamento etico, quale principale caratteristica del lavoro quotidiano, sostenuto dalla determinazione e l’impegno ad investire in tecnologia e innovazione. Un impegno che ha consentito all’azienda di superare indenne il secolo di vita in un settore, quello meccanico, travolto da crisi endemiche di sistema che ha visto la gran parte delle imprese delocalizzare all’estero i propri impianti produttivi per evidenti vantaggi comparati presenti in paesi anche a noi molto vicini. Coelmo ha depositato alcuni brevetti nel campo del controllo della produzione di energia elettrica ed ha un sistema di gestione certificato secondo gli standards Ohsas, che è la somma delle certificazioni di processo e di prodotto, ed Sa 8000, che è quella etica, oltre che secondo le normative sulla qualità ed il rispetto ambientale.
Ma il successo è anche frutto dell’impegno profuso nella quotidianità dalla famiglia nell’azienda, guidata oggi da Marco, amministratore delegato, e da Maura, vicepresidente, figli di Domenico entrati in azienda all’inizio del 2000 a cui si è aggiunto, più recentemente il fratello Jacopo. “Di volta in volta, abbiamo messo in discussione e modificato l’agire dell’azienda”, afferma Stefania Brancaccio, affinché tutto si svolgesse al di sopra delle aspettative per il continuo consolidamento dell’impresa nel suo settore, in una prospettiva di crescita verso il futuro.
Non è solo l’impegno nel creare benessere per tutti, il valore tramandato di padre in figlio, ma anche il coraggio e la costanza di operare nei momenti difficili con lo stesso spirito per offrire sempre un servizio di qualità. È, quindi, è volontà della famiglia Monsurrò rappresentare ciò anche attraverso il brand aziendale, che deve esprimere, afferma Stefania Brancaccio, “la sicurezza, la certezza di chi opera sul mercato da tempo, che sopravvive ai cambiamenti e non l’effimero del nuovo, disegnando così i confini dell’impresa per un futuro sempre più vicino, nel rispetto delle persone che con loro condividono un manifesto etico, credo irrinunciabile nel modo di fare business, e un sistema di gestione della sicurezza e della salute sul lavoro che consente alla Coelmo di essere riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo”. È nata con l’obiettivo di assicurare energia a chiunque ne avesse bisogno, e ancora oggi l’impresa continua nel perseguimento della mission con una personalizzazione dell’offerta in grado di soddisfare ogni specifico bisogno, nel rispetto dell’ambiente, coniugando l’esperienza e le capacità acquisite negli anni con le più recenti tecnologie. Ma Coelmo non si accontenta. Nell’onda energetica della nuova generazione vuole crescere, esplorare nuovi mercati, guardare verso orizzonti più lontani e conquistare nuove opportunità offerte dal mercato globale, sempre attraverso il vantaggio competitivo della conoscenza, perché “è la conoscenza del mercato che ti stimola nell’andare avanti e nel correggerti” conclude Stefania Brancaccio.
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