«Solo dopo aver studiato, approfondito e rispettato la tradizione, si ha il diritto di metterla da parte, sempre però con la consapevolezza che le siamo debitori, per lo meno, d’aver contribuito a chiarirci le idee. Naturalmente, se si resta ancorati al passato, la vita che continua diventa vita che si ferma, ma se ci serviamo della tradizione come d’un trampolino è ovvio che salteremo assai più in alto».
Le celebri parole di Eduardo De Filippo, utilizzate in apertura del famoso menù di Don Alfonso, suonano come una vera e propria dichiarazione d’amore che Alfonso e Livia Iaccarino recitano nei confronti della loro terra e che condividono con tutti i loro clienti dall’alto della magnifica scogliera di Sant’Agata sui due Golfi, luogo incantevole che domina il mare di Napoli e Salerno.
La loro storia inizia quando, entrambi bambini, figli di amici di vecchia data, vivono l’ammaliante atmosfera dell’albergo della famiglia di Alfonso, l’Hotel Jaccarino. Durante la gioventù, Alfonso respira profumi indimenticabili, seguendo il nonno, albergatore ma anche chef particolarmente dotato, dal quale eredita l’amore e la passione per la cucina e per la ricerca quasi maniacale dei prodotti di qualità del territorio. Gioca con Livia, condivide con lei le prime passioni. L’amore sboccia in una terra che amplifica le emozioni e colora l’entusiasmo di tinte forti e, così, si diverte a sperimentare per lei creazioni gastronomiche d’amore, al riparo dagli sguardi indiscreti della famiglia. Frequenta la scuola alberghiera di Stresa, dove amplia la sua conoscenza sul mondo della ristorazione, sposa Livia e per molti anni si dedica con lei alla gestione dell’albergo di famiglia.
La loro passione per l’integrità delle produzioni autoctone, per le tradizioni gastronomiche reinterpretate in chiave personale e moderna cresce sempre più, anche a seguito dei frequenti viaggi in Italia e all’estero, dove mescolano territori raccontati attraverso il cibo, culture diverse e nuove tendenze di mercato. Ma l’amore platonico non è più sufficiente così, con un atto di coraggio condiviso, nel 1973 decidono di realizzare il loro sogno e aprono il ristorante Don Alfonso 1890, in memoria del nonno, nella dependance dell’hotel di famiglia. “Non c’è un inizio” – sostiene Livia – credo che non sapevamo dove andavamo, ma, da sempre, sapevamo che dovevamo fare qualcosa, dovevamo recuperare, riappropriarci di tutti i sapori antichi, dei saperi di queste tradizioni”. Per molti anni si dedicano contemporaneamente all’albergo e al ristorante, alimentando una passione indomata per la gastronomia e una volontà determinata al recupero del territorio attraverso le sue produzioni.
Un giorno, dopo i primi grandi successi e i riconoscimenti di clienti importanti, Alfonso e Livia decidono di dedicarsi completamente alla gestione del ristorante ed inizia così la loro sfida per una ristorazione di alto livello, in un territorio non facilmente accessibile e lontano dalle principali vie di comunicazione tra il Centro e il Sud del Paese, ma che regala esperienze contemplative uniche a chi riesce a raggiungerlo. L’amore per la cucina, alchimia di intuito e ricerca, e la caparbietà per l’eccellenza li porta a studiare approfonditamente le materie prime utilizzate in cucina nella convinzione che il patrimonio naturale può essere difeso solo nel rispetto della sua vocazione produttiva. Con passione si dedicano anche ai vini, con la preziosa guida di Luigi Veronelli che inizia i due giovani all’arte enologica. Nel 1990 realizzano un altro sogno e acquistano l’Azienda Agricola “Le Peracciole” dove impiantano l’originale pomodoro San Marzano e tante altre produzioni tipiche, ormai in via di estinzione, secondo tecniche di lavorazione artigianali, nel rispetto delle fasi di riposo della terra e senza utilizzo di sostanze chimiche.
Il ristorante Don Alfonso 1890, ambasciatore della cucina italiana nel mondo, si regge sui tre principi cardine della mediterraneità, della modernità e della qualità assoluta delle materie prime. La proprietà ristrutturata con cura in stile Liberty comprende otto splendide suite, arredate secondo lo stile dell’antica dimora del 1800, una biblioteca show room e la cantina di epoca pre-romana, recuperata nella roccia vulcanica fino a trenta metri di profondità, che custodisce le etichette più prestigiose del mondo.
Tantissime le recensioni che lo consacrano nella top ten dei migliori ristoranti del mondo, dal New York Times all’Herald Tribune, dalla Guida Michelin al Delice. Numerosi i riconoscimenti che restano nel cuore di Livia e Alfonso da parte di personaggi famosi che hanno frequentato il ristorante, da Carlo Azelio Ciampi alla Regina d’Olanda, nonché delle tante persone comuni che vivono un sogno, un’esperienza di luce, unica e irripetibile, in uno scenario incantato. “La nostra più grande soddisfazione” – afferma Livia – “è vedere quella luce diversa negli occhi dei nostri ospiti quando vanno via”. Una luce magica che sprigiona note armoniose in sintonia con il luogo. Protagonista indiscussa di un percorso di valorizzazione che coinvolge una regione ricca di cultura e di saperi, la famiglia Iaccarino porta avanti tante iniziative in tal senso. E sono numerosi i giovani talenti campani che si formano nella scuola di cucina di Don Alfonso, diventando, così, testimoni della superiorità gastronomica italiana nel mondo. Ma sono tante anche le richieste che arrivano dagli angoli più lontani del pianeta per godere del sound dei nostri luoghi, dei nostri sapori e della nostra tradizione, assolutamente reinterpretato da Alfonso Iaccarino.
Corso Sant'Agata, 11/13 - 80064 Sant'Agata Sui Due Golfi
+39 081 8780026