I Teleboi, abitanti della terra in cui scorre il fiume dell’Acheloo, padre delle Sirene, diffondono, durante il loro peregrinare, la loro triste storia trasformandola in mito. Narrano, infatti, che le fanciulle, vedendo partire Ulisse si lanciano in mare annegando, trasformandosi in tre scogli, le tre isolette de Li Galli visibili da S. Agata sui due Golfi. Da qui il nome di antiche origini come afferma anche Plinio: Promontorio Minervae, Sirenum quondam sedes. Sant’Agata sui due Golfi, però, sospesa tra due terre, il golfo di Napoli e di Salerno, con il suo panorama mozzafiato, non è solo la patria delle Sirene, ma anche di un luogo dell’anima, l’Hotel Jaccarino.
È la fine dell’800 quando Alfonso Costanzo Iaccarino, forse inconsapevolmente, dà inizio ad una dinastia di ospitalità e accoglienza che evoca fascino, bellezza e passione in un territorio ai confini tra mare e cielo di cui pochi avevano sentito parlare. Una dinastia che ha avuto inizio proprio nel culto dell’ospitalità e del benessere condiviso.
Alfonso Costanzo, ormai orfano, parte a soli quattordici anni da Sant’Agata sui due Golfi per raggiungere i suoi zii negli Stati Uniti dove si cimenta in diversi lavori, tra cui la preparazione di buffet nei grandi alberghi di New York. Dopo qualche anno riesce a creare una piccola fortuna e così, anche grazie all’esperienza accumulata oltreoceano, decide di ritornare nel suo paese natio, sul promontorio di Sant’Agata sui due Golfi, dove acquista due stanze nel 1890 e, insieme ad un socio tedesco folgorato dalla bellezza della costiera, Herr Brandmeier, danno vita alla Pensione Jaccarino. Lavora duramente affinché la pensione diventi un luogo dove le persone possano sentirsi a casa anche dopo un lungo viaggio, com’è solito avvenire in quel tempo, e dove il ristorante diventa, in pochi anni, rinomato in tutta la regione per l’accuratezza e la scelta di prodotti genuini, partendo dalle materie prime. Alfonso Iaccarino non dimentica però il duro lavoro nelle cucine dei ristoranti come emigrante e da questa esperienza ha origine la sua passione per il cibo che lo porta ad inventare piatti e pietanze che rispecchiano il benessere di quel periodo storico. “Lui era un grande cuoco”, afferma Natalina Iaccarino, poliedrica erede della famiglia, tanto che “nel 1902 vinse la medaglia d’oro all’Expo di Parigi per i cannelloni che noi chiamiamo in famiglia strascinati”.
Alfonso Costanzo Iaccarino ha saputo creare valore per il territorio e ampliare contemporaneamente la sua attività, trasformando la Pensione Jaccarino in un albergo che domina i due golfi e che offre accoglienza ad ospiti illustri: da Matilde Serao ad Enrico Caruso, da Enrico de Nicola a Salvatore Di Giacomo. Quest’ultimo in particolare apprezzò le doti culinarie dell’imprenditore e degli strascinati e scrisse: «non serve il critico per ben gustare questo magnifico, biondo mangiare».
Ma l’idea di ospitalità per Alfonso non era solo legata all’albergo. Era visionaria ma al contempo estremamente moderna. Ben presto, infatti, si eleva, diventa un’astrazione concettuale legata all’intero promontorio nella ferma convinzione che non può esserci sviluppo e successo per l’impresa se questo non passa anche per il benessere dell’intero territorio cui appartiene. Così, con l’aiuto e il supporto di Luigi, primogenito dei suoi tredici figli, rese Sant’Agata sui due Golfi centro turistico del mediterraneo, grazie soprattutto alle numerose iniziative realizzate a beneficio della comunità. Fra le opere c’è la costruzione della rete elettrica, la realizzazione di un acquedotto privato e persino l’introduzione del primo cinema in albergo. Tutte queste iniziative hanno dato impulso e slancio alla famiglia che ha esteso la sua presenza nelle attività alberghiere con l’apertura delle nuove strutture di Roma, Sorrento e Sant’Agata, affidata ai quattro figli maschi.
La responsabilità verso il cliente, le sue esigenze, i suoi bisogni, è seguita dal costante impegno della famiglia Iaccarino nella ricerca di nuove opportunità, che la modernità dei tempi offre, abilmente combinata con la tradizione familiare e l’amore per il proprio territorio. Ne sono testimonianze la costruzione della prima piscina nella penisola sorrentina, all’Hotel Hermitage nel 1964, per accontentare i turisti inglesi e la recente trasformazione dell’Hotel Tramontano da mezza pensione a camera e colazione con la consulenza del cugino Alfonso Iaccarino. “Tutto questo” – sostiene Natalina – “è fatto per adeguarsi ai continui cambiamenti che il settore turistico ha attraversato nel tempo e nella finalità di rendere duraturo il vantaggio imprenditoriale”. Oggi sono Natalina e Costanzo, figli di Luigi, che continuano a regalare l’emozione di un soggiorno all’Hotel Jaccarino di Sant’Agata sui due Golfi e dell’Hotel Tramontano di Sorrento. Anche quest’ultimo è uno degli alberghi più prestigiosi della penisola sorrentina ed ha accolto numerosi ed autorevoli ospiti. Ha dato i natali a Torquato Tasso, ha ospitato Henrik Ibsen nei giorni in cui portò a termine l’opera Gli spettri, la moglie dello zar di Russia, Maria Alexandrovna, che celebrò il fidanzamento di sua figlia con il figlio della Regina Vittoria d’Inghilterra ed Ernesto De Curtis che qui ha scritto la meravigliosa Torna a Surriento. L’essenza, dunque, della dinastia Iaccarino, è nel respiro profondo dello scenario superbo dei due Golfi. Ed è essenza che risiede non solo nei valori familiari ma anche nel legame profondo per un territorio che, secondo Natalina e nell’insegnamento di suo padre Luigi, va custodito “perché benedetto da Dio”.
Via Nastro Verde, 4 - 80064 - Sant'Agata Sui Due Golfi
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