Passeggiando tra i vicoli dei “mercanti”, cuore dell’antico centro storico di Salerno, i profumi, gli effluvi e la vista del bellissimo portale d’ingresso decorato da riccioli barocchi richiamano alla mente la voluttuosità della crema e dolci aromi di ingredienti ricchi di antica tradizione. Grazie alla creatività e alla voglia di trasformare la propria passione per i dolci in un momento di assoluto piacere per i palati più esigenti, Mario Pantaleone fonda nel 1868 l’azienda denominata accreditata dolceria e deposito di coloniali, nei locali dell’antica Cappella delle Anime del Purgatorio, oggi finalmente di proprietà della famiglia, sconsacrata da Gioacchino Murat, e così chiamata in memoria delle esecuzioni capitali che avvenivano nella vicina piazzetta. Qualche anno più tardi la creatività e la passione per l’arte della pasticceria di Mario trova in Alfonso, suo successore, terreno fertile. Nel 1930 Alfonso, grazie all’intuizione durante una passeggiata sui Monti Alburni dove le fragoline di bosco nascono spontaneamente, inventa la famosa Scazzetta del Cardinale, un dolce fatto di soffice pan di spagna, guarnito con crema pasticcera e fragoline di bosco e ricoperto di glassa sempre alle fragoline, diventato poi simbolo dell’azienda in tutta Europa. L’idea del nome deriva dal colore delle fragole e dalla forma simile a quello del copricapo cardinalizio. Questa nuova creatura, della già nota pasticceria, nasce come dolce monoporzione e immediatamente diventa il più richiesto non solo a Salerno ma in tutta la Campania, anche grazie ai Reali di Casa Savoia che, dopo averla assaggiata, elevano la Pasticceria Pantaleone a rango di fornitori ufficiali della nobile famiglia. Da qui, per conservare e assicurarsi l’esclusività della leccornia, decidono negli anni Novanta di depositare il marchio della sua originalità. .
Non solo i Reali di casa Savoia hanno diffuso ed elogiato le qualità e la bontà dei prodotti di Pantaleone, ma tantissime altre sono le personalità cittadine e non, del mondo dello spettacolo o della politica, che, nel recarsi a Salerno, hanno prescelto la pasticceria quale meta obbligata. Eduardo e Peppino De Filippo, Luciano De Crescenzo, Bill Clinton e Michail Gorbačëv hanno tutti gustato la Scazzetta; ma il più affezionato sembra essere stato Papa Woityla, che per ogni compleanno era solito chiedere alla pasticceria Pantaleone di preparare grossi quantitativi di dolcezze da inviare al Vaticano. Personaggi famosi ma non solo. La vera forza della pasticceria è rappresentata dalla tradizione forte e sentita di tanti clienti affezionati al rito del pranzo domenicale, che non può essere degnamente concluso senza un dolce di Pantaleone. Così una domenica normale a Salerno diventa un giorno di festa per intere famiglie. Ancora oggi la pasticceria è frequentata dai clienti storici che continuano a rivivere, anno dopo anno, le stesse emozioni e dai numerosi nuovi clienti che vanno ad aggiungersi a quelli abituali.
Oggi Mario, Francesco, Giulia, Lucio, Alfonso, esponenti dell’ultima generazione, guidano l’azienda seguendo la tradizione tramandata nei decenni ma con una impostazione rigorosamente manageriale. Una tradizione, come ha affermato Lucio Pantaleone, fatta di “sacrificio, dedizione e impegno” per la pasticceria, per il lavoro e di scelte accurate per le materie utilizzate, sempre di prima qualità. Il rispetto di questi valori nel tempo, ha permesso all’impresa di mantenere e consolidare un patrimonio reputazionale inalterato nel tempo, una fiducia associata al prodotto che consente ancora oggi ai membri della famiglia di definirsi artigiani della pasticceria. È una scelta precisa quella della famiglia Pantaleone che ha resistito nel tempo alle lusinghe di una produzione più standardizzata, all’impiego di materie prime industriali e alla distribuzione di dolci “a lunga conservazione”.
Pantaleone cresce e si sviluppa nel tempo attraverso il forte connubio tra tradizione e innovazione. Il successo duraturo è frutto della capacità degli imprenditori di bilanciare l’orientamento al cliente e l’attenzione al mercato con il desiderio di un continuo miglioramento del prodotto e con la ricerca di nuove opportunità e nuove proposte, anticipando a volte le richieste di palati sempre più esigenti. Il brand Pantaleone infatti non si identifica solo nella Scazzetta e nella Zuppetta di ricotta; la continua ricerca di innovazione ha consentito negli anni di arricchire e migliorare il portafoglio prodotti, ad esempio con il Mont Blanc e con il semifreddo Dolce della Strega; ciò ha segnato “l’evoluzione dell’azienda nel campo dolciario grazie ai riconoscimenti internazionali ricevuti dai maestri pasticcieri esteri”, come afferma Lucio Pantaleone, “incentivando l’azienda a continue evoluzioni”.
Anche la scelta di spostare il laboratorio della pasticceria a breve distanza dal punto vendita, compiuta durante gli sessanta, ha consentito alla famiglia di cogliere successivamente l’opportunità di diversificare le attività aziendali. Infatti, durante gli anni Ottanta si dà avvio al servizio catering. L’organizzazione di pranzi, cene e buffet nelle ville, nei castelli e in occasione di matrimoni ha permesso di espandere l’attività anche oltre i confini regionali, e addirittura di ricevere richieste anche dall’estero, oltre naturalmente a favorire la presenza di una consolidata realtà imprenditoriale salernitana durante eventi importanti, come ad esempio la visita del Presidente della Repubblica Ciampi nella vicina Solofra.
L’impresa familiare, grazie alla professionalità e all’orientamento imprenditoriale, è senza dubbio fortemente radicata sul territorio di origine diventando oggi un simbolo dello stesso. “Basta dire Pantaleone per pensare a Salerno e viceversa” – afferma Lucio – “ma al di là del fatto che siamo radicati sul territorio, siamo anche presenti oltre i confini della città. Ora, stiamo cercando di conquistare anche mercati fuori del territorio. Infatti abbiamo addirittura una clientela romana, che ci sta spingendo ad aprire un punto vendita a Roma, nella zona centrale”. L’attaccamento al territorio è dimostrato dal fatto che la famiglia Pantaleone ha sempre voluto fortemente restare nei locali storici, in Via Mercanti, nonostante il centro storico sia stato per un lungo periodo di tempo abbandonato in condizioni degradate e dimenticato dalle istituzioni. La caparbietà e la tenacia degli imprenditori è stata premiata allorquando di recente la nuova amministrazione comunale ha dedicato attenzione e cura al centro storico della città di Salerno, attivando un circuito turistico che ha portato all’azienda nuovi clienti, soprattutto stranieri.
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