È una lunga storia d’amore, di passione, di successi imprenditoriali e di sogni realizzati, ma anche di forza e determinazione, spesso espressività delle popolazioni che vivono nelle aree interne del nostro paese, temprate da un clima più rigido, da territori a volte difficili ma che imprimono legami indissolubili. Ha lontane radici in Irpinia la famiglia Petrone, emblema storico del Caduceo, scettro del Dio Hermes e simbolo mitologico della medicina, quando, nel 1892 il capostipite di questa dinastia, Raffaele Petrone, apre la prima farmacia in provincia di Avellino, dedicandosi alla salute dei suoi clienti. Ma è negli anni Sessanta che l’attività legata alla farmacia germoglia in vera imprenditorialità. Grazie a Carmine, figlio del fondatore, che subentra nella conduzione della farmacia di famiglia nel frattempo trasferita a Napoli dopo il secondo conflitto mondiale. Il lavoro rappresenta per il giovane una formidabile palestra per affinare le sue spiccate capacità imprenditoriali, approfondire la conoscenza del settore farmaceutico e di tutta la sua filiera e per sperimentare nuovi approcci per la cura dei clienti.
Numerose le intuizioni imprenditoriali alla base della crescita costante che caratterizza l’attività della famiglia Petrone nei decenni successivi. In particolare l’incontro con il comandante Achille Lauro accende l’acume imprenditoriale di Carmine, dando inizio al processo di espansione internazionale grazie alla fornitura di farmaci alle navi della flotta Lauro e al trading farmaceutico. Successivamente si consolida il processo di diversificazione attraverso l’ingresso nel settore dei servizi di supporto per la logistica e la distribuzione di nuovi prodotti, quali test in area clinica e di laboratorio, prodotti per prove di bioequivalenza e biodisponibilità, packaging farmaceutico.
Ma il successo per Carmine è consacrato dal coronamento di un sogno del padre, inseguito per tutta la vita e purtroppo non realizzato. L’acquisto della Farmacia Internazionale, che dal 1886 rappresenta la storia e la tradizione farmaceutica partenopea, nel salotto esclusivo di Napoli in via Calabritto. Il primo tentativo nel 1946, fallisce. Vano è anche il secondo negli anni settanta. Ma finalmente la determinazione, l’ottimismo e la fiducia verso il futuro sono premiati. Nel 1983 Carmine riesce nell’impresa, acquista la Farmacia Internazionale, e affida alla moglie Fernanda, che ne è tutt’oggi responsabile, il compito di riportare agli antichi splendori il fascino del luogo anche grazie al sapiente restauro effettuato con la collaborazione del famoso studio Sartoretto Verna.
Nell’entusiasmo di un sogno realizzato, la storia della famiglia prosegue e nel 1989 Carmine decide di riunire in un unico grande gruppo le sue numerose e variegate attività. Fonda la Holding Fin Posillipo SpA, che oggi comprende circa trenta società nel settore sanitario e farmaceutico, con sedi anche in Spagna, Irlanda e uffici a Singapore. Grazie anche al contributo delle nuove generazioni, i tre figli, che sono responsabilizzati dal padre e posti a capo delle tre divisioni strategiche della holding di famiglia: Italia, Estero, Farmacie e Riabilitazione delineando, con evidente lungimiranza, anche la strada da seguire per il futuro passaggio generazionale. Il gruppo è impegnato anche in attività di ricerca e sviluppo attraverso società controllate e in partecipazione e ad esso appartengono otto centri di riabilitazione e un centro di diagnostica per immagini, tutti tra Napoli e provincia. La riabilitazione diviene la principale passione dell’imprenditore che esprime la profonda gioia di trascorrere i suoi compleanni e le feste natalizie con i ragazzi ospiti dei centri, che per lui rappresentano oramai una vera e propria famiglia.
Carmine Petrone, Presidente del Gruppo, nel maggio del 2009 è nominato Cavaliere del lavoro e nel 2012 riceve il prestigioso Public Affairs Award, per la migliore organizzazione nel settore della Sanità e della Salute in Italia. Affiancato dai figli e dalla moglie nella gestione delle attività ormai ampiamente diversificate, svolge il suo lavoro con lo stesso entusiasmo iniziale, mantenendo intatti i valori tramandati dal fondatore, quali l’amore per il proprio lavoro, la serietà, la fiducia ed il rispetto per gli altri, nonché la responsabilità sociale testimoniata dalle numerose iniziative: dalle donazioni per la principale organizzazione sanitaria dell’Africa Orientale, con il progetto Flying Doctors, all’adozione della Rotonda a Pianura, intitolata a don Giustino Russolillo, per combattere il degrado di alcune aree della città e per contribuire allo stato di salute della città. Sempre attenti – spiega l’imprenditore – “alle ricadute sull’ambiente delle scelte aziendali”.
In costante crescita, il Gruppo Petrone è da sempre teso alla ricerca di nuove opportunità e partnership per accrescere e consolidare il suo posizionamento competitivo. Nonostante l’assetto di holding internazionale, la mission dichiarata del Gruppo, così come si legge nel sito, è “fungere da catalizzatore di imprese”, ossia “individuare e accrescere aziende complementari tra loro per far nascere nuove energie, favorire la trasformazione pur non divenendone parte”. Sempre con ottimismo e con fiducia. In quest’ottica si collocano i traguardi imprenditoriali raggiunti dalla famiglia Petrone e si pianificano i nuovi, quelli del prossimo futuro, attraverso prospettive sempre più internazionali. Riunendosi sempre, in tanti, la domenica a pranzo, nella tradizione che si rinnova e a conferma che, prima di tutto, c’è la famiglia, fonte inesauribile di vitalità per l’impresa, e i suoi valori, dna delle nuove generazioni.
Ed è proprio l’internazionalizzazione la sfida più sentita da Carmine Petrone e i suoi figli. La passione per i mercati internazionali e le opportunità offerte dalla globalizzazione rappresentano una spinta forte a monitorare attentamente le occasioni di ingresso in nuovi paesi e in nuovi mercati, sempre bilanciando quest’orientamento con la forte propensione a consolidare i mercati esistenti. Dal Sud America al Vietnam, dalla Russia ai paesi più poveri per gestire le emergenze sanitarie, all’Europa per rafforzare sempre più un vantaggio competitivo duraturo. Una modificazione genetica dovuta alla passione e alla globalizzazione per produrre innovazione economica e sociale, con un forte adattamento alle esigenze dei clienti disseminati nel mondo e una grande flessibilità per fronteggiare i mutamenti dei mercati internazionali, sempre interpretando passato e futuro in una prospettiva sinergica.
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